IN THE CUT

Sabato sera sono andato a vedere il film che, a detta di qualche critico cinematografico, doveva essere più coinvolgente di Seven e più intrigante di Basic Istinct, con una inedita Meg Ryan che “entra di diritto con questo film nel nostro immaginario erotico collettivo“……………………… eh!!!???
Nel film la Ryan è una donna insicura, sessualmente turbata che:
– passa le notti a masturbarsi pensando di fare sesso con qualcuno che conosce appena
– viene maltrattata da tutti gli uomini che conosce
– spia un rapporto orale in uno squallido scantinato
– conosce un uomo dal quale riceve del sesso orale, e si stupisce di come lui glielo fa
– afferma che preferisce pensare di fare sesso con qualcuno, che farlo

Ma vogliamo mica paragonare una donna simile alla ninfo-bisex Sharon Stone di Basic Instinct? Ma quanti di quelli che ancora oggi si ricordano l’assenza (o presenza) delle mutande della basic-Stone, si ricorderanno fra dieci anni della cut-Ryan che passa le notti insonni con le mani nelle mutande? Che poi…….io non sono una donna, ma per masturbarsi non è meglio levarsele?
A parte queste considerazioni mito-sessuali, resta il fatto che la storia del film non è nè intrigante, nè appassionante (e dunque lontanissima dal citato Seven), ma la regia è di ottima qualità ed è probabilmente l’unica cosa da salvare, nonostante sia eccessivamente anti-americana.
In conclusione? Se andate al cinema sulla base delle critiche, almeno sceglietevi un critico che i film li guardi sul serio……

IN THE CUTultima modifica: 2003-12-22T10:22:25+01:00da
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