Aiazzone: un nome una garanzia

Si lo so che non è bello usare questo mezzo per fare della pubblicità, però quando ci si trova di fronte a qualcuno che merita così ampliamente che il suo nome e la sua attività lavorativa vengano degnamente resi pubblici, allora è giusto non osservare questa implicita regola.
Come tutti sapete fra poco più di due mesi io e la mia amata Patrizia convoleremo a nozze, dopo una lunga e travagliata preparazione sia per il matrimonio che per la casa che ormai possediamo (senza abitarla) da un anno esatto. Tutto questo tempo ci è servito per ristrutturarla e, ovviamente, per arredarla.
Dopo aver girato una serie infinita di mobilifici (cosa che mi è servita a distinguere un impiallacciato da un tamburato, e un wengè da un noce canaletto) abbiamo deciso a giugno dell’anno scorso di comprare la camera da letto da Aiazzone. Non so se al sud questa catena di mobilifici sia presente, ma sono certo della loro presenza nel nord-ovest, e dunque spero di fare il più possibile un sevizio utile all’intera comunità attraverso questo mio racconto.
Ma torniamo alla camera. Come vi dicevo l’estate scorsa ci siamo presentati nel punto vendita di Torino in Corso Rosselli (giusto per essere precisi) dove una gentile signorina (che poi abbiamo scoperto essere signora) di nome Manuela ci ha amabilmente e affabilmente aiutati, e dopo appena cinque ore di trattative e disegni siamo usciti con il contratto della nostra splendida camera da letto.
Forse per colpa del caldo che le ottenebrava la mente o forse per colpa delle cinque ore consecutive passate a lavorare, ma sicuramente non a causa della sua incompetenza, la gentile Manuela non ha considerato che un armadio possiede necessariamente dei fianchi sia all’esterno che all’interno, e che essi hanno delle misure differenti. Questo problema purtroppo, è però risultato evidente a dicembre (cioè sei mesi dopo) quando ci hanno consegnato la camera, e l’armadio era più corto di soli 15 centimetri rispetto al dovuto.
Questo minuscolo problema (percentualmente infatti sui sei metri di armadio è una bazzecola), sommato al fatto che mancava una mensola di soli tre metri, che un comodino era rotto, che due lati del letto erano stati sfregiati e che mancava un ripiano dell’armadio stesso, diciamo che mi ha fatto un po’ incazzare. Ma solo poco però, visto che la sempre più competente Manuela, sorvolando sapientemente sul fatto che mi aveva fatto pagare un pezzo di misura standard per uno fatto “su misura”(150 euro in +), ha cercato di spiegarmi che è normale che un armadio non rimanga attaccato alle due pareti, e che resti un piccolo spazio.
Visto che sono coglione, ma non troppo, e che con quindici centimetri si fanno tante cose, io le ho altrettanto sapientemente detto che non me ne fregava niente e che volevo una soluzione che rispondesse il + possibile ai piani originali.
Detto fatto!!! Dopo appena un mese e mezzo, con sole cinque ore di ritardo (io ero lì alle due, e loro sono arrivati per cena) rispetto alla consegna prevista, i due montatori, simpatici come delle ostriche avariate, si sono presentati a casa nostra con tutti i pezzi mancanti ed una fascia di tamponamento che doveva servire a coprire lo spazio lasciato vuoto dal Manuela-style. Peccato però che la nostra eroina avesse di nuovo sbagliato le misure, e che si fosse dimenticata che la fascia doveva esserci pure sul tetto dell’armadio.
Ma non c’è nessun problema! Basta un semplice taglio alla larghezza, e l’aggiunta del nuovo pezzo, e tutto andrà a posto.
E infatti ieri, dopo soli altri due mesi, i due mitili sono di nuovo venuti a casa nostra senza il pezzo di sopra. Al che mi è sorto un dubbio: ma sta Manuela, sara mica un pò cogliona? O magari stiamo facendo un gioco dove loro mettono alla prova la nostra memoria? O forse anche loro tirano a prenderci per il culo?

Aiazzone: un nome una garanziaultima modifica: 2004-03-23T14:11:27+01:00da
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