Discordanze cromatiche

Come forse qualcuno ricorda, da un anno a questa parte io e Patrizia stiamo ristrutturando la casa che fra due mesi finalmente ci accoglierà per la nostra prima notte di nozze.
Come può essere immaginabile la ristrutturazione di un appartamento è una questione molto delicata, sia perchè spesso comporta delle spese elevate, e sia perchè attraverso di essa si cerca di dare alla casa una fisionomia che sia il più possibile rispondente ai gusti di chi la abiterà.
Ma quando i gusti dei due proprietari sono irrimediabilmente diversi, che si fa?
Si cerca di mediare, mi direte voi, e di accontentare un pò uno e un pò l’altra.
E infatti così è stato, ed abbiamo cercato di accontentare un pò i suoi gusti e un pò quelli di sua sorella, e dei miei ce ne siamo dimenticati.
In fondo, una volta che io avevo deciso quali muri erano da spostare e dove posizionare i sanitari, tutto ciò che restava era solo di carattere decorativo.
E tutto questo, volendo ha un suo senso: l’uomo (io eh) con le sue attitudini organizzative si doveva ocupare di razionalizzare gli spazi e di decidere di fronte a quale parete fosse meglio cagare, mentre la donna (Patrizia) con il suo spiccatissimo senso artistico e cromatico, si sarebbe dovuta occupare di rendere amoniosi e piacevoli gli spazi. Volendo poi si poteva anche aggiungere sua sorella (volendo, eh….. giuro che ero proprio io a volerlo) che ci poteva fornire il giusto consiglio sulla base del suo perfetto senso del colore.
Del resto basta guardarsi in giro per rendersi conto che sono le donne a gestire meglio i colori: ogni 10 cravatte abbinate in maniera quasi giusta, ci sono almeno 200 borsette abbinate in maniera perfetta persino col fazzoletto nascosto in esse. E’ una caratteristica innata che bisogna riconoscere, e di fronte alla quale si può solo imparare.
Ma torniamo a casa mia.
Dopo aver deciso il colore del bagno principale (azzurro-cielo di Torino, e bianco-lenzuola stese fuori per 10 giorni: un pò cupo), quello della camera da letto (rosa pallidissimo che non si distingue neanche dal bianco del soffitto: inutile), quello della mia cameretta (blu puffo: un incubo) e quello della cucina (non lo riesco neanche a capire: un mistero), rimaneva solo quello dell’ingresso e del salotto.
Occorre una precisazione: ho un ingresso composto da un corridoio fatto a L sdraiata sul fianco lungo, che da un lato porta alla zona notte, e dall’altro si apre nel salotto e nella cucina, che sono separati solo da un piccolo muretto. In tutto, il corridoio misura 10 metri di lunghezza, e i metri quadrati di parete da dipingere sono all’incirca 80. Questo non l’ho scritto per vantarmi di quanto ce l’ho lungo (il corridoio), ma solo per far capire che questo colore è quello che alla fine rappresenta una buona parte dell’alloggio, e che comunque è quello che si vede per primo e probabilmente anche per la maggior parte del tempo.
Per fare questa “opera” abbiamo chiamato un professionista, per evitare di fare delle cazzate proprio nell’ambiente più importante. Dopo aver passato i primi tre giorni a preparare i muri, Tommaso (il decoratore) ci ha prospettato tre tipi di verniciatura, dipingendoci indicativamente gli esempi su una parete.
Noi abbiamo passato un paio d’ore fra sabato e domenica di fronte a quella parete, indecisi se il colore dovesse essere un giallo tendente all’arancione o un arancione tendente al giallo. Poi domenica sera ad aiutarci è venuta anche sua sorella…..

Avete presente i Big Babol, o la Gazzetta dello sport, o la mitica Pantera ….. ROSA?
Cazzo!!!
Ho una casa rosa!! ma non quel rosa che lo vedi e non ci fai caso (ndr camera da letto), questo è proprio un rosa che ti entra dentro e non esce più. Quando mi suoneranno alla porta penserò che sia Ken che è venuto a prendere Barbie, o l’ispettore Cluseau che è venuto a cercare la pantera. Quando la Ferrero dovrà scegliere un colore per i confetti verrà a casa mia per farsi un’idea.
Peròooooo….. Tommaso mi ha detto che è un rosa antico……
Aaahhhh….. antico……. antico-ncezionale!!! perchè con quel colore l’unico desiderio sessuale che posso avere, è di vedere nuda la cavallina del “mio amico mini pony”. Se poi mi girassi, vedendo la mia cameretta mi potrebbero venire in mente solo selvagge scopate fra la Barbie e il grande Puffo, con Platinette che insegue Gargamella a pantaloni calati.

Che dire? posso solo sperare nell’ultima camera rimasta….. non me la faranno mica verde finocchio?

Discordanze cromaticheultima modifica: 2004-04-06T19:06:23+02:00da
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