La lavatrice

Senza alcuna paura di esagerare con i trionfalismi, direi che le giornate di ieri e di oggi possono tranquillamente venir considerate dalla nascente famiglia Walter-Patrizia come storiche.
Ieri infatti, dopo appena 371 giorni dalla loro posa, abbiamo tolto i cartoni e i teli di plastica che in questo periodo hanno protetto il pavimento dai calcinacci, incuranti del fatto che nello stesso periodo di tempo un petauro dello zucchero adulto avrebbe potuto avere ben 25 cucciolate da 1-3 piccoli petaurini l’una, o che il più famoso riccio, oltre a essersi fatto centinaia delle sue mitiche scopate, avrebbe anche potuto avere fra le 8 e le 10 cucciolate da 3-6 riccini l’una. E mi piangerebbe il cuore non ricordare che, mentre i nostri cartoni si rompevano le palle appiccicati al suolo con chili di nastro, qualche bel maschio di cervo ha potutto allegramente strombazzarsi qua e la la sua bella dose di 20-30 cerbiatte, che lo hanno poi fatto diventare pluri-padre dopo sole 33 settimane.
Ma come dicevo prima, noi ce ne siamo altamente fregati di tutto questo, e finalmente ieri abbiamo iniziato a sgomberare le stanze da questo infinito ammasso di cartoni e plastica.
Naturalmente l’operazione non era delle più semplici, in quanto ogni movimento di queste lerce schifezze alzava una nube di polvere capace di togliere la visuale per qualche minuto. E visto che le pareti erano appena state dipinte di quel rosa big-babol di cui ho già parlato, non pareva bello riportarle immediatamente ad un colore sicuramente meno idiota, ma altrettanto sicuramente più sporco.
Con tutta la calma e le delicatezza di cui ero capace, ho dunque buttato in sole 5 ore un quantitativo di rifiuti tale da riempire ben 3 cassonetti della spazzatura, arrivando allo stesso tempo ad assumere un aspetto così sudicio, che la gente in mezzo alla strada mi scansava per paura di sporcarsi per osmosi.
Ma siccome il genio non ha limiti, sempre ieri pomeriggio avevamo appuntamento con i fattorini che ci dovevano consegnare il nostro primo grande elettrodomestico: la lavatrice!!!!!
Stranamente la consegna è andata bene, a parte il fatto che prima di uscire i due ragazzi mi hanno detto di provare immediatamente la lavatrice, perchè avrei avuto pochi giorni di tempo per cambiarla in caso di malfunzionamento. E si sa che una lavatrice non è come un ferro da stiro: non è che metti la spina e la accendi… poco poco devi leggerti il libretto di istruzioni.
E infatti i compiti per oggi pomeriggio per me e Patrizia erano due: 1) passare l’aspirapolvere per eliminare il sestuplo strato di polvere che comunque stagnava sul pavimento (a causa mia ovviamente, visto che ieri sera alle otto ho avuto la cattiva idea di fermarmi a causa del mio corpo: la schiena sembrava un puzzle (a pezzi!!), lo stomaco il cervello di Schifani (vuoto!!), e le mie palle giravano come Fede dietro a Berlusconi) e 2) provare la lavatrice.
Ed infatti oggi pomeriggio abbiamo fatto in accordo le due cose: mentre io leggevo il libretto di istruzioni tenendolo con la mano sinistra, la mia mano destra, in accordo con Patrizia, reggeva il tubo dell’aspirapolvere che veniva spinto da entrambi i miei piedi. Ho anche provato a mettermi la classica scopa nel culo, però ho constatato che la Tonquita ha un manico troppo grosso, e saggiamente vi ho rinunciato.
Però, e c’è un però, non vi potete immaginare la gioia che ho provato quando alle sette e mezza è arrivata Patrizia vestita come se fosse uscita da casa di Valentino, e mi ha detto: ma come fai ad essere così sporco senza aver fatto niente?
Lì ho capito una semplice cosa: la mia futura moglie non ha occhi che per me, e spesso non si accorge di cosa cazzo dice.

Quanto la amo…..

La lavatriceultima modifica: 2004-04-09T01:29:50+02:00da
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