Casa Greendune

A casa mia, i compiti sono stati decisi di comune accordo, e assegnati semplicemente in base alle peculiarità di ognuno di noi, cercando di mantenere un carico di lavoro il più possibile paritario che tenesse anche conto degli impegni lavorativi di entrambi.
Motivo per cui io mi occupo della lavatrice e della lavastoviglie, passo l’aspirapolvere, apparecchio la tavola e la pulisco, lavo i piatti quando sono pochi, metto ordine, faccio la spesa, curo le piante, seguo la parte economico-burocratica-fiscale della nostra vita, stendo i panni e li raccolgo, e uccido anche gli animaletti che per errore entrano in casa nostra e che tanto schifo fanno a mia moglie.
Patrizia per contro si occupa di cucinare e stirare.
Prima che tutte le donne frequentatrici di questo blog si scaglino contro di me per manifesta disuguaglianza dei lavori a sfavore di mia moglie, ci tengo però a precisare che lei cucina per me solo a cena e nel week-end, e che io a cena mi nutro, da quando sono nato, di latte e cereali seguiti normalmente da formaggio o verdure o comunque da cose che non creano più di tanto affanno per essere preparate. Direi quindi che lei cucina per me solo nei due pranzi del week-end, e considerando che almeno in uno dei due casi siamo a pranzo dai suoceri (suoi o miei), le volte in cui la sfrutto biecamente per nutrirmi non sono poi così tante.
E se consideriamo inoltre che a breve prenderemo una donna che verrà a stirare, direi che i compiti in fondo sono assolutamente ben divisi.
Ciò nonostante, un giorno Patrizia ha avuto la gentile idea di fare un bucato, forse perché io, con un secchio in una mano, lo spazzolone nell’altra, lysoform sotto il braccio e wc net ovviamente nel c..o, non riuscivo a trovare il tempo per accendere anche la lavatrice.
Quando dopo un’ora e rotti ho steso il bucato, ho scoperto con piacere che tutti i nostri asciugamani e le mie magliette avevano di comune accordo deciso di virare la loro bianca e pallida vita, in una più allegra, colorata di azzurro.
Ovviamente mi sono leggermente arrabbiato con lei, e le ho chiesto come le fosse venuto in mente di mettere dei pantaloni blu scuro di lino, in mezzo al bucato bianco. Le risposte sono state le più ovvie, e tutto è finito lì, con una sola conseguenza, e cioè con il divieto assoluto di fare di nuovo un bucato senza la mia presenza.
Ora però, dopo ciò che è successo mi chiedo: se a lei dopo aver reso azzurro il bucato, ho vietato di farne un altro, a me, che ho appena colorato di rosa ciò che si era salvato dal suo azzurro, cosa devo vietare? E soprattutto, quanto faccio ridere con i boxer rosa?

Casa Greenduneultima modifica: 2004-09-10T09:14:06+02:00da
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