Back again

Quando un anno fa ho deciso di aprire questo blog non avevo una chiara idea di ciò che stavo facendo e del perchè lo stavo facendo, ma soprattutto non potevo veramente immaginare che sarei riuscito ad utilizzarlo come un effettivo strumento di comunicazione attraverso il quale delle persone a me prima sconosciute, potessero col tempo affezionarsi a me, e altrettanto fare io a loro, e che altre persone che già conoscevo potessero leggerlo per tenersi informate sulla mia vita.
Ho sempre cercato di condividere le mie emozioni filtrandole attraverso l'ironia, di modo che chiunuqe le leggesse, potesse trovarsi alla fine delle righe con un sorriso sulle labbra, e che potesse avere avuto in dono da me anche un solo momento allegro.
Questo post non conterrà assolutamente ironia, ma si limiterà ad un breve riassunto degli eventi che hanno caratterizzato le mie ultime due settimane, e che mi hanno di nuovo allontanato da questo blog, ma sono certo che alla fine, se a leggerlo saranno le persone che in questo anno si sono affezionate a me, sul loro volto non potrà che esserci un sorriso ben più grande di altri che sono riuscito in passato a strappare.

Eravamo rimasti a due settimane fa, e al tentativo di lenire il dolore causatomi dal nervo sciatico attraverso la stimolazione elettrica. Tentativo che non era assolutamente andato a buon fine, e che aveva vanificato i tre mesi di sofferenze, di mutua, di riposo, di massaggi, di ozono-terapia e di rieducazione posturale che avevo appena affrontato.
Due sabati fa ero comprensibilmente afflitto e disperato, ed ero arrivato alla conclusione che avrei provato ad affidarmi ad un esperto di ago-terapia nella giornata di lunedì.
Ma per quella mattina il mio corpo aveva altri progetti, e dopo avermi fatto passare una notte insonne e dolorante, alle nove del mattino, mentre ero solo in casa, ha deciso di darmi il colpo finale con una "botta" che mi ha fatto cadere a terra causandomi un dolore che non avevo mai provato prima.
Sono per fortuna riuscito a telefonare a chiunque potesse aiutarmi e a strisciare fino alla porta di casa per aprirla, e nel giro di un'ora sono arrivato al pronto soccorso di un ospedale nel quale non volevo andare, dove, nonostante 6 flebo di Toradol, Contromal e Bentelan (credo tre degli antidolorifici più forti), 9 mg di morfina in vena e 40 gocce di Valium, alle quattro del pomeriggio ero ancora afflitto da un dolore insopportabile.
La mia buona stella ha però voluto che l'ospedale dove volevo andare (e dove lavora il chirurgo dal quale volevo farmi operare), alle cinque del pomeriggio mi abbia accolto d'urgenza. La serata è arrivata in fretta, tanto quanto il diminuire del dolore, e i giorni seguenti sono passati vedendomi immobile su una barella, nell'attesa della sospirata, ma comunque temuta a causa dei notevoli rischi, operazione di venerdì mattina.
Alle 7 e un quarto del dieci dicembre, dopo una notte insonne a causa della comprensibile paura, sono entrato in sala operatoria, dalla quale sono uscito quattro ore dopo, durante le quali il dottor Victor Rosso e la sua equipe mi hanno tolto due ernie "grandi come due olive giganti" e installato due distanziatori vertebrali, in modo che non solo le ernie non debbano più tornare, ma che persino il mal di schiena col quale convivevo da almeno 6 anni debba solo diventare un ricordo lontano.
Vi evito il resoconto dettagliato della prima volta che mi sono alzato dal letto domenica, dei miei primi passi di lunedì e dell'uscita sulle mie tremolanti gambe di martedì, ma non vi evito assolutamente la grandissima gioia che oggi, a sei giorni dall'operazione, io sto provando, per aver avuto la fortuna di poter vivere una vita diversa, finalmente "normale", che non sarà più costellata da anti-dolorofici e massaggi, che non mi vedrà più costretto a star male due giorni per un viaggio in macchina di quattro ore, che mi potrà di nuovo vedere correre ogni volta che vorrò, e che sicuramente sarà caratterizzata da una lucente felicità, visibile con un semplice sguardo del mio volto radioso.
Spero che le lacrime di gioia che sto piangendo adesso, si tramutino sul vostro volto in un profondo sorriso, e che questo sia il vostro modo per essere felici per me.
Da domani tornerò quello di sempre, ma infinitamente più contento.  

Back againultima modifica: 2004-12-16T12:21:21+01:00da
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