Apparentemente

Era una domenica pomeriggio del 1985, e il piccolo GreenDune (allora tredicenne) stava giocando a casa sua con alcuni amici. Finite le partite (all'epoca, quando ancora Berlusconi suonava sulle navi da crociera e Galliani aveva persino un migliaio di capelli, si giocava solo di domenica pomeriggio) i tre pargoletti decisero di uscire per emulare i propri idoli di granata vestiti. Tutto stava seguendo la via della normalità, fin quando uno dei tre (il mai dimenticato Nolus) venne attratto morbosamente dalla serratura di casa Greendune, al punto che iniziò a farla roteare a proprio piacimento. Purtroppo il nostro piccolo eroe non si accorse dell'avventato maneggiamento del buon Nolus, e quando chiuse la porta scoprì con orrore che la chiave non aveva alcuna intenzione di entrare nel buco ad essa dedicato.
Decise dunque di passare il pomeriggio attendendo l'arrivo dei suoi genitori o di suo fratello maggiore (l'allora ventunenne Daniele), nella speranza che qualcuno di loro riuscisse a trovare una soluzione. E così infatti fu.
Passati i primi dieci minuti di insulti, papà GreenDune capì che l'unica possibilità era quella di calarsi con una corda dal piano superiore (terzo), cosa che decise di sperimentare sulla propria pelle, in quanto il nostro coraggiosissimo piccolo eroe si rifiutò categoricamente.
Dopo circa un'ora la situazione si risolse, e GreenDune e la mamma riuscirono ad entrare in casa grazie all'eroico intervento del babbo.
A parte il vetro rotto, ciò che maggiormente infastidiva papà GreenDune era la mancanza di coraggio del figlio minore, che continuava a tacciare di codardia e insensatezza, paragonandolo in continuazione al figlio maggiore, che se fosse stato presente avrebbe sicuramente preso la situazione in mano, forte del suo coraggio e del suo genio.
Non passarono due minuti che il telefono di casa squillò, e la telefonata, presa da Green, si sviluppò più o meno così:

Daniele: Green, dove sei?
Green  : A casa, ovvio
D.       : Guarda che ci sono i ladri
G.       : Dove?
D.       : A casa!!! Sono arrivato dallo stadio e ho visto un uomo che si calava con la corda dal terzo piano
G.       : Era papà…..non c'è nessun ladro, puoi tornare

A quell'epoca Megan Gale inseguiva ancora i canguri in Australia e De Benedetti rubava ancora in Olivetti, e dunque per telefonare Daniele era dovuto andare alla cabina telefonica che distava almeno un chilometro da casa. E' possibile che, forte del suo coraggio e del suo genio, non gli potesse venire in mente un'idea migliore di quella di chiamare a casa per avvisare i ladri che erano dei ladri?
E soprattutto, è possibile che a distanza di parecchi lustri GreenDune preferisca i suoi parenti virtuali Change e Acci, al suo reale parente probabilmente scambiato nella culla?

Apparentementeultima modifica: 2005-02-04T14:44:13+01:00da
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