A sort of homecoming

Credo di non aver mai parlato qui dentro della mia passione per gli U2.
Effettivamente non è che sia una cosa così importante, ancor più alla luce dell'ultimo cd, ma per il post di oggi mi risuona nella testa l'inizio della canzone che ho utilizzato per il titolo, e cioè "And you know it's time to go…"
Ho parlato tante volte con Cape a proposito degli addii al blog, e non ci siamo mai trovati d'accordo: lei ha sempre detto che sarebbe stato meglio smettere di scrivere, senza abbandonarsi a saluti lacrimevoli che hanno spesso l'effetto di causare frasi come quelle che ho analizzato nel post "Virgilio top ten", io invece ho sempre pensato che un saluto comunque è dovuto.
Dovuto, perchè quando si arriva alla fine di un viaggio è buona educazione salutare i propri compagni e ringraziarli per il piacevole tempo passato insieme.
Dovuto, perchè l'abbandono di un blog non implica necessariamente avercela con gli altri bloggers, ma può essere frutto di una serie di cose personali, che poco c'entrano con il nostro paesello.
Dovuto, perchè dopo che ci si è affezionati alle storie ed alle vite di altre persone per più di un anno, non si può lasciarle senza un ciao.
Dovuto, perchè se qualcuno che leggo abitualmente sparisse senza dire niente, potrei anche preoccuparmi.

E quindi sono qui, a salutare le persone con le quali ho passato un casino di tempo, e che tanto hanno significato per me.
Il fatto che abbia deciso di smettere con il blog non significa che non ci tornerò più, ma significa che in questo momento non me la sento più di continuare questa esperienza. E soprattutto non significa che io mi dissolverò nel nulla: il mio numero di telefono è sempre lo stesso, e la mia casella mail pure, quindi chi li ha, e mi vuole contattare, sa come fare, fosse solo per scambiare due parole, o fosse per avvisarmi di un altro raduno a Milano (o fosse per incontrarci finalmente, vero Acci?).
Non passerò da nessuno a salutare, e non voglio neanche scrivere l'elenco delle persone che più mi mancheranno perchè credo che loro lo sappiano perfettamente, ma un ringraziamento lo devo fare a chi da un anno mi legge per il puro piacere di farlo, senza avere un blog, e senza pretendere e volere assolutamente niente in cambio.
Ciao Michelle

A sort of homecomingultima modifica: 2005-02-21T10:44:50+01:00da
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