Quando i bruttini fanno uau

Uau è il nome di una campagna pubblicitaria che ha il duplice intento di ricordare l'onomatopeico Wow, e di essere l'acronimo della frase United Against Ugliness.
Posto che la traduzione più o meno significa "uniti contro il brutto", credo che si possano tranquillamente fare delle riflessioni.
Già di per sé il nome della campagna ha un nome non proprio splendido, perché è sì vero che non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace, ma prendere a sassate sulle gengive coloro che non ci piacciono mi sembra vagamente discriminatorio. Ciò nonostante, se lo spot fosse fatto a favore di Monica Bellucci, magari si potrebbe anche accettare.
Ma questa pubblicità è a favore della nuova Ipsilon…..cioè, non stiamo parlando del Porsche Cayenne che tutto sommato avrebbe tutte le ragioni di guardare gli altri dall'alto, quello che ci viene spacciato come esempio supremo di bellezza è una Lancia Ipsilon.
Ammettiamolo, fra un ornitorinco azzoppato dello Zambia e una Ipsilon, la scelta indubbiamente cadrebbe sulla seconda. E altrettanto si potrebbe fare guardando al passato di mamma Fiat, che con la Duna e la Ritmo ha toccato dei livelli che non ha sfiorato neanche Madre Natura con Luca Giurato. Però quella di cui si sta parlando è una  I P S I L O N…..nient'altro.
So che Lapo da quando passa i week-end a toccare il culo di Martina Stella si sente molto più figo. E capisco anche che spacciare una cosa per bella permette di alzarne il prezzo a livelli sicuramente ingiustificati. Però il buon Lapolo (questa la capiranno in due), di rosso crinito e con la erre moscia di suo nonno, mi sembra ben lontano dal concetto di bellezza, almeno quanto lo è Fede da quello dell'obbiettività.
Cioè: una campagna contro la bruttezza fatta da Lapo Elkann, suona come una legge anti-mafia fatta da Andreotti, o come quella sul falso in bilancio del Supremo.
Ma finisse qui tutto sommato andrebbe ancora bene, perché chiunque fa della cazzate, e lui, oltre ad avere assunto Klaus Davi come addetto alle sue pubbliche relazioni, grandi puttanate non ne aveva ancora fatte.
Ma poi, dopo averlo visto per mesi con la sua bella felpina bianco e azzurra con scritto FIAT, l'altro giorno ho avuto l'occasione di vedere la linea d'abbigliamento da lui "creata" in negozio………. e i dubbi che fosse un po' pirla si sono trasformati in realtà.
Noi siamo il paese del Presidente operaio, non quello dell'operaio presidente: non è che tutti si possano permettere una felpa che costa 250 euro, o una borsa cubica da 450, soprattutto se sono realizzate con la stessa cura che la Fiat ha da sempre messo nella costruzione delle sue auto. Cosa dobbiamo aspettarci, che dopo il cinquantesimo chilometro percorso con la felpa addosso, inizino ad accendersi le maniche?
Se Lapo cercava un paese fatto da imbecilli che pagano care delle schifezze e che credono a qualunque stronzata, perché non è rimasto negli Stati Uniti?
Bush docet.