Burdeun

In un momento in cui persino Change è passata dalle mucche al sentimentalismo, io non posso non fare altrettanto e passo dalle mie solite vaccate ad un più commerciale "spot e amore" made in Turin.
C'è un amico, un mio caro amico, col quale ho vissuto i primi 13 anni della mia vita sociale, e cioè quelli che vanno dalla prima elementare alla quinta superiore. Con lui ho condiviso gioie e dolori, pene e amori, penne e colori, compagne e professori (dovevo fare la rima!!!) e tutta quella serie di cose e stronzate che si fanno con il proprio compagno di banco, soprattutto se è apparentemente diverso da te e nonostante questo gli vuoi un bene immenso.
Gli aneddoti potrebbero essere un migliaio, ma la logorrea per fortuna oggi non mi fa compagnia e mi limito solo a dire una cosa.
Entrambi, come un pò tutti a quell'età, avevamo dei sogni che avremmo voluto realizzare nel corso della nostra vita. Sogni che erano, nella maggiorparte dei casi e soprattutto nel mio, legati a dare un senso a ciò che si muoveva inutilmente nei nostri pantaloni.
Ma per lui era diverso. Facilitato forse dal fatto che aveva già trovato la giusta collocazione per il suddetto strumento, lui sognava di diventare uno scrittore e suggellava questo desiderio con una capacità narrativa poco comune per un diciottenne.
Purtroppo però, a 19 anni ha avuto la poco brillante idea di fare un concorso in banca e, vincendolo e iniziando a figliare come un coniglio, per qualche anno si è convinto che si poteva dimenticare di questo suo sogno.
Ma, come la Findus insegna, i sogni son desideri, e mezza squadra di calcetto di figli dopo, si è reso conto di quanto questa cosa ancora lo interessasse. Ha così deciso di tramutare la sua disdetta lavorativa nel più gustoso, veritiero, dissacrante e massacrante libro che si possa trovare sull'argomento, dando a sè una grande gioia e a me qualche lacrima di commozione.
Burdeun!!!!