Tale padre….

Per assecondare l'idea, forse idiota, di creare un archivio del mio blog (quella scritta RUBRICHE che si muove in basso a destra) mi sono letto ultimamente tutti i post che ho scritto in questi due anni, rendendomi così conto di non aver quasi mai parlato di mio padre.
Dato che lo considero un personaggio interessante a livello antropologico e visto che trarre degli spunti divertenti dalla sua vita è difficile quanto andare a letto con Antonio Zequila, ho pensato di raccontare l'ultimo aneddoto delle sue mirabolanti avventure.
Mio padre è una persona estremamente intelligente ed è dotato di una capacità unica, mal tramandata ai cromosomi dei suoi figli, di aggiustare qualunque cosa che si rompa o anche solo che stia avendone l'idea. Per me un cigolio di una porta è solamente una rottura di palle, per lui è invece il segnale che lo Sherlock Holmes che vive in lui può uscire fuori alla ricerca della rondella che con gli anni ha diminuito lo spessore di qualche micron e che dunque merita il prepensionamento.
Forse è una sua caratteristica, o forse è una prerogativa di coloro che sono cresciuti in un'epoca in cui Bill Gates disegnava ancora le sue prime finestre all'asilo, fatto sta che di questa cosa ne ha fatta quasi una ragione di vita, facendo subire ai suoi figli un'infanzia passata fra trapani, calibri e ammortizzatori, manco fossimo Bo e Luke di fronte al Generale Lee (battuta per gli over 25).
Ma ovviamente non si può sapere tutto, e lui di nome non fa Silvio, quindi una qualche piccola concessione all'ignoranza deve essere fatta. Nel suo caso l'oggetto di questo regalo è ciò che riguarda la tecnologia, alla quale mio padre sta quanto la natura sta al seno di Arianna David.
Per ovviare a questa sua piccola mancanza ricorre immancabilmente a me, tempestandomi di domande di facile risposta apparente. Non è semplice infatti spiegare a chi pensa che il computer sia solo una scatola che cos'è internet e come funziona.
Già, perché non si accontenta di risposte semplicistiche, ma, in ragione della sua innegabile intelligenza, pretende anche spiegazioni scientifiche dettagliate che riescano però a mantenere una certa semplicità di esposizione. Un po' come se chiedessimo ad un politico di essere anche intelligente e onesto…di difficile attuazione.
Ma, tornando a mio padre, lui è così e sono io che devo cercare di adattare le mie risposte alla sua mente. Ragion per cui le metafore alle quali ricorro sono più fantasiose dell'ultima finanziaria, e svariano da "immagina un immenso prato dove ogni filo d'erba ha un suo nome specifico" a "pensa di avere un piccolo giapponese nascosto nel telefono che conosce tutto il vocabolario italiano e che ti suggerisce le parole".
Qualche giorno fa, per venire all'avvenimento oggetto del post, mio padre mi ha chiesto cosa fossero i lettori mp3 e come facessero a funzionare.
Dopo aver scomodato le pecore e gli steccati, nonché i bastoncini Findus e i tonni per chiarirgli il concetto degli mp3, sono arrivato alla spiegazione pratica della trasmissione dei dati dal pc al lettore.

– Immagina questo oggetto, grande come un pacchetto di sigarette, che va collegato al computer attraverso un cavo, un po' come la tua Xbox si collega al televisore
– Ok
– Ora pensa che tutti i dati che ti interessano possano essere trasmessi sul lettore semplicemente schiacciando un tasto, un po' come si registravano una volta le cassette
 Ok
– Quando hai finito di trasmettere tutti i dati stacchi i cavi e a quel punto puoi ascoltare la musica che vuoi e quando vuoi, un po' come se ci fossero delle sigarette che puoi prendere e fumare, ma che non finiscono mai
– Ok
– Tutto chiaro quindi?
– Si, ma non mi hai detto una cosa
– Cioè?
– Fino a che distanza funzionano questi bastoncini findus che hai messo nel pacchetto di sigarette e che puoi fumare quando vuoi?

Quanto gli voglio bene, beata gioventù!!!

Tale padre….ultima modifica: 2005-11-18T12:10:59+01:00da
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