Notte prima dell’esame 1/2

Visto il velato successo che ha riscosso il mio primo post a sfondo sessuale, ho deciso di proporne un altro.
Correva l'estate del 1997 ed ero, indovinate un po', a Duna Verde.
Avendo ormai raggiunto l'età lavorativa, ma non avendo ancora conosciuto mia moglie, la mia vacanza si presentava con caratteristiche simili a quella che ho illustrato nel precedente post, ma con una piccola differenza. Il fine era ovviamente lo stesso – la continuazione della specie – ma avendo solo due settimane, invece che i soliti tre mesi, le regole del gioco dovevano necessariamente adattarsi al nuovo tempo massimo.
Ciò significava dover abbandonare la pratica, amata come un carciofo nel culo, del corteggiamento lungo, denominato anche "presa per sfinimento", che prevedeva un continuo martellamento delle sinapsi della povera malcapitata che, nonostante ti trovasse attraente come un'ostrica, alla fine cedeva, appunto, per mancanza di forze. Con sole due settimane a disposizione, e con obiettivi ambiziosi, l'approccio doveva essere necessariamente diverso e non poteva andare più di tanto oltre il "Ciao sono Green, me la dai?"
Per quanto ai più, soprattutto alle donne, questa pratica possa risultare riprovevole quanto lo scherzo del preservativo bucato, devo fare una precisazione. Bisogna considerare infatti che, nonostante il tempo fosse poco, le persone oggetto delle vicendevoli attenzioni si conoscevano ormai da decenni, quindi tale approccio, apparentemente rude e superficiale, aveva comunque un suo perché e nascondeva anche buone possibilità di riuscita.
Nonostante ciò, io, dotato di una sensibilità pari solo a quella di uno sfasciarrozze, ambivo a qualcosa di differente. Abbandonata per causa di forza maggiore l'epoca in cui l'obiettivo era quello del massimo risultato possibile, comunque e ovunque, ero passato ad una filosofia di vita un po' più…..conservativa. Tendevo quindi a ricercare un ambiente che mi fosse favorevole per più giorni, con l'intento finale della sublimazione eterna.
In quest'ottica, quell'estate non era iniziata benissimo.
La prima sera ero infatti uscito con Michela, una mia conoscenza del passato, sveglia come un bradipo e vicina al sesso quanto me al seminario. La cosa non poteva funzionare, era evidente, ed io me ne accorsi inequivocabilmente quando il giorno dopo se ne tornò a Treviso senza dirmi niente.
Animato dall'amore verso la scienza, la seconda sera uscii invece con Giovedì, anche lei una mia vecchia amica, che amava girare con un tubetto di vaselina nella borsa, perché – diceva – "non si sa mai chi puoi incontrare". Ai più non sarà sfuggito il nome particolare, che la nostra eroina deteneva per la sua ammirevole caratteristica di mantenere le sue amicizie sempre nello stesso giorno. A me per anni era toccato il giovedì,  ed è forse per quello, perché quello era un lunedì, che anche lei il giorno dopo preferì sparire senza dirmi una parola.
I giorni seguenti continuarono ovviamente nella più totale disperazione, un po' perché temevo di  finire il campionato a zero punti, e un po' perché iniziavo seriamente a preoccuparmi per le singolari dissolvenze che avevano colpito le mie due amiche.
Ma il caso volle che giovedì mattina il mio caro amico Alvise mi desse il buongiorno con questa frase "stasera usciamo con una che ho conosciuto ieri, secondo me è una che se glielo metti in mano non lo lascia cadere"………

(continua lunedì)

Notte prima dell’esame 1/2ultima modifica: 2005-11-25T15:32:01+01:00da
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