Abitudinariamente

Spinto da Change verso questa direzione con lo stesso savoir faire con cui il figlio di Albano si è venduto il tapiro d'oro su e-bay, questa mattina mi sono svegliato con l'impellente desiderio di parlare delle mie cinque strane abitudini.
Purtroppo quelle che elencherò non saranno particolari e ammirevoli come quelle che ci vengono sobriamente propinate per televisione, ma sono certo che anche voi riuscirete a fare a meno per qualche minuto di opa e mazzette, della Yespica e delle sue tette, di rapine ed usura, del Grande Fratello e della Ventura, di Fassino e Berlusconi, del calcio e delle elezioni.
Come mi dicevano da piccolo, adesso che ho fatto la rima sono più pirla di prima, quindi vi elenco – in ordine rigorosamente inverso – le cinque abitudini oggetto di questo post, che mi sta piacendo almeno quanto una roncolata sulle caviglie.

5) Travestimenti
Adoro mettermi un vestitino leggero – con tanto di pantaloni al ginocchio, scarpe dorate con fibbia e tacco, camicia in seta e cappello di piume – ed andare in spazi grandi, preferibilmente d'inverno e a temperature rigide. Il massimo sarebbe poi se riuscissi a portare sulle spalle un cazzo di trabiccolo sul quale riposa una faccia di gommapiuma, incorniciata, e costituita da angurie, meloni e uva che dovrebbero rappresentare lo spuntino di 150 cortigiani intenti a guardare sfere rotanti che solcano un cielo stellato, e magari se potessi fare tutto ciò di fronte a tante, tante, tantissime persone.

4) Cellulare
Ho la pessima abitudine di utilizzarlo per fare telefonate. Cioè, se lo sento squillare tendo a rispondere ed ho anche l'incredibile speranza che anche gli altri facciano lo stesso. Non so per quale strana congiunzione astrale, ma cerco di parlare alle persone che mi sono care tutto l'anno piuttosto che mandargli un sms di auguri a Natale ed uno a Capodanno, soprattutto se questi ultimi citano polvere di stelle e notti fatate o 365 giorni di gioia, felcità ed amore…..manco fossimo a Centovetrine!!!

3) Latte
Ne faccio un uso spropositato. La mia cena tipo prevede una tazza di latte farcita delle più svariate cose, alla quale normalmente segue una cena fatta, a libera scelta, di carne, pesce, salame, uova, formaggi, carciofini, bastoncini Findus e tutto ciò che mi viene in mente. Fra le cose meno apprezzate dalla logica comune, adoro inzuppare nel latte della pizza bianca (la focaccia per i non torinesi) possibilmente bisunta e salaticcia e soprattutto non riesco a trattenermi dall'accompagnare una bella pizza, normalmente al salamino e salsiccia piccante, con almeno un litro di latte fresco. Ovviamente solo se sono a casa.

2) Blog
So che qui dentro può sembrare normale, ma non credo che si possa considerare diversamente da strana l'abitudine di passare buona parte della propria giornata a parlare – per scritto, ma anche al telefono – di e con persone che si chiamano Acci, Bassiano, Cape, Change, Gas, Iena, Law, Mangiaportolano, Mypassion, Sweet e Zoo. Soprattutto quando ti squilla il telefono davanti a tuo padre e tu rispondi "ciao cugina", ed alla sua ovvia domanda sull'identità di tale parente tu gli dici "ma si è Acci, mia cugina…ma tu non la conosci"

1) Piaceri
Al cinema mi piace molto voltarmi nel buio e osservare le facce degli altri spettatori, mi piace cogliere quei particolari che nessuno noterà mai, mi piace tuffare la mano in un sacco di legumi, mi piace rompere la crosta della crème brulèt con la punta del cucchiaino e far rimbalzare i sassi sul canale San Martin.

Chi ha capito il punto uno, ma lo ha capito completamente e a fondo, potrà dire di aver compreso la mia abitudine più strana ……………..altrimenti, chi vuol esser lieto sia.

Abitudinariamenteultima modifica: 2006-01-13T16:19:15+01:00da
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