I’m back too

Si, lo so che sono stato zitto per più di una settimana. E so anche che ciò è successo proprio quando Medicineman ha avuto la bellissima idea del blog comune sul matrimonio. E so anche che casualmente Cape è andata alle Maldive nello stesso periodo.
Insomma, sulla base di ciò che sappiamo si potrebbe pensare che 1) io non ho più niente da dire 2) in realtà non mi sposo 3) io sia Cape.
Beh, posto che io sono veramente io, e che realmente mi sposo fra 6 settimane, penso sia il caso di analizzare se effettivamente io abbia o meno qualcosa da dire.
E in questo caso mi viene inevitabilmente alla mente una domanda: ma io, ho mai avuto qualcosa da dire?

SI…ogni tanto qualcosa di accettabile l’ho scritto, e se consideriamo che Tiberio Timperi ha iniziato la sua carriera come giornalista, direi che posso proprio ritenermi soddisfatto.
Il problema che mi ha tenuto lontano dal blog per una settimana intera, è invece da ricercarsi proprio nel matrimonio: sulla base di esperienze personali o altrui, tantissime persone hanno espresso la propria opinione su questo argomento….ma io come avrei potuto farlo?
Se mi basassi sulle mie esperienze personali, sarei già andato sul colle Don Bosco a chiedere ai salesiani di accogliermi fra di loro, e se mi basassi sui consigli altrui, sarei già partito da solo con un biglietto di sola andata per i Caraibi.

E invece no, sono qui! A barcamenarmi, col sorriso sulle labbra, fra le crisi di nervi causate dal colore della carta della bomboniere e gli invitati che ancora non sanno neanche cosa faranno domani mattina, figuriamoci il 5 giugno. Con il ristoratore che vorrebbe avere un numero di coperti e con il gruppo musicale che non risponde al cellulare, con il fotografo che vorrebbe scegliere la location e con il mio bel 46 che non trova una scarpa adatta, con gli hotel che mi hanno preso per Bill Gates e con il prete che mi vorrebbe portare in ritiro, con gli amici che mi hanno organizzato l’addio al celibato ispirandosi a “The passion” di Mel Gibson e con le fedi che hanno più forme dei biscotti del Mulino Bianco, con mia madre che piange perché si sente esclusa e con i mobili che comunque arrivano a casa mia già rotti.

Insomma, sposarsi è una fatica degna di dieci maratone, e se penso che tutti mi dicono che tanto ci lasceremo fra qualche anno, oltre a chiedermi perché lo sto facendo, è comprensibile che io mi possa sentire un pirla scoraggiato?

La risposta non c’è, o forse c’è, ma non mi interessa: l’importante è che io sia sempre qui a raccontarvela…

I’m back tooultima modifica: 2004-04-26T13:26:41+02:00da
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