Le Tre Esse

In queste tre settimane che mi hanno visto lontano dal blog, ho avuto il piacere di soggiornare a Mallorca.
Non voglio commentare nè la vacanza nè il fatto che qualcuno di voi potrà malignamente dire che sono sempre in ferie, perchè avrò modo di occuparmi di entrambe le cose in un prossimo futuro, visto che Libero, facendo fede al suo nome, si è decisa a liberare la mia linea Adsl che ormai teneva in ostaggio da quasi due mesi. Vorrei invece parlare dei due stupendi voli che ho intrepidamente effettuato, cercando di donar loro tre aggettivi che, combinazione, inizieranno con la S.

Stretto
Sul mio fidatissimo Devoto Oli alla parola suddetta si può leggere "di dimensioni scarse o inadeguate nel senso della larghezza", e fa esempi con parole come armadio e vestito. Indubbiamente "buco del culo" non sarebbe stato adeguato al target medio di un dizionario, ed è per questo che non lo troviamo come esempio, ma sono sicuro che uno stretto e minuscolo buchino di culo, di quelli da cui fanno fatica ad uscire persino sbuffi d'aria, si può tranquillamente accostare in maniera figurata al posto in cui ero seduto. Soprattutto se provo a pensare a colui che ha progettato l'interno dell'aereo: a meno che non fosse un nano, l'unica cosa che lo può giustificare è appunto l'accostamento precedente.
(Questa forse era un pò troppo sottile)

Sicuro
Se c'era una cosa su cui non si poteva proprio discutere era la sicurezza….la sicurezza che alla guida ci fosse un deficente (anzi due, uno all'andata e uno al ritorno) che fino a quel momento aveva fatto 10.000 ore di volo sulla Playstation, e che credeva che più forte si sbatteva contro il suolo durante l'atterraggio e più punti si prendevano.

Spilorcio
So che sto usando l'aggettivo in maniera un pò forzata, in quanto sono i proprietari della compagnia ad essere spilorci (e taccagni, ladri, pidocchiosi e quant'altro) e non il volo, ma chiudo un occhio e vado avanti.
Dopo cinque minuti dalla partenza, le poche hostess presenti sono passate con delle cuffie da inserire nei jack posti nei braccioli, in modo da poter sentire l'audio del filmato trasmesso sulle televisioni poste più o meno davanti a noi, vendendocele alla esigua cifra di 4 euro. Cuffie che tra l'altro erano utili come un rompighiaccio in Sudan, visto che nell'ora e poco più di volo, sono riusciti a trasmettere 4 video musicali di infima qualità, 3 striscie di Candid Camera commentate in spagnolo da uno simpatico come un Silk Epil nelle mutande di un uomo, 20 minuti di film muto, e un qualche documentario sul mare risalente probabilmente al Rinascimento.
Subito dopo sono passate con due schifosissimi sandwich, dicendoci che, a pagamento, ci avrebbero dato qualunque cosa da mangiare e da bere, probabilmente anche le palle di un coyote ermafrodito della California accompagnate da un Brunello di Montalcino appartenuto a Cristoforo Colombo.
Finita questa pena hanno provato a venderci gli splendidi prodotti del catalogo posto nel taschino di fronte, tra i quali spiccava un simpatico schiaccianoci a forma di aereo, con il quale potevamo triturarci meglio i coglioni, alla modica cifra di 20 euro, ed un evergreen, uno di quelli che quando lo vedi ti bagni fino alle ginocchia anche se sei un uomo, e cioè la mitica bic a quattro colori a 8 euro e qualcosa.
E infine, casomai l'intento del viaggio non fosse chiaro, sono passate a vendere – sedetevi bene, perchè qua rischiate di cadere dalla sedia – dei favolosi gratta e vinci alla modica cifra di due euro e mezzo, con il quale si potevano vincere premi fino a tremila euro. Premi da utilizzare esclusivamente per l'acquisto di un altro volo in loro splendida compagnia. 

P.S.
A coloro che stanno per chiedermi come si chiama la compagnia, suggerisco di osservare il titolo. Ciao ciao

Le Tre Esseultima modifica: 2005-07-13T01:29:02+02:00da
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