Omeopatie

In un mondo italico contrassegnato da simulazioni di attacchi terroristici conditi con pummarola e bende finte, dal gasolio e dalla benzina saliti del 18% e dall'inflazione di casa Istat ferma incredibilmente intorno al 2%, da numeri in-utili che assomigliano sempre di più ai funghi tanto sono cari e rapidi a crescere, da elezioni primarie che probabilmente si terranno all'Osteria de' Sora Lella le une e al Garofano Rosso le altre da quanto saranno utili e popolari, da presentatori attori e starlette trovati con le mani un po' in pasta e un po' in pista, da Governatori attaccati col Pattex alla loro poltrona e da Ministri ai quali non sembra vero di averne di nuovo una, da isole e talpe credibili come le armi chimiche in Iraq e simpatiche come un alveare nelle mutande, da un'opposizione che dimentica ciò che faceva quand'era al governo e da un governo che dimentica ciò che diceva quand'era all'opposizione, da sondaggisti obbligati a farsi incarcerare per poter dimagrire, e da una Parmalat che non solo non paga i creditori ma torna addirittura in borsa, non ci resta molto di cui essere fieri e orgogliosi.
Persino io ho fatto una gran fatica a cercare qualcosa per cui valesse la pena vivere e sorridere, e, quando stamattina mi sono alzato, la tristezza per questa assoluta mancanza di gloria italica mi stava facendo optare per la scelta estrema. E' stato in quel momento che la luce catodica si è accesa e mi ha indicato la strada da percorrere per la felicità eterna: Luca Giurato.
Le sue movenze da primato del terzo millennio, il suo savoir faire così boccaccesco, la sua sottile, anzi sottilissima, arguzia, e il suo "volemose bene" eretto a stile di vita, gli conferiscono indiscutibilmente il titolo di "orgoglio nazionale".
Del resto, se per combattere l'influenza ci viene inoculato un vaccino, cosa può funzionare meglio di Giurato per combattere la stupidità?