Benignamente

E' raro vedere un momento di televisione elevata in Italia, o quantomeno lo è in prima serata su Rai Uno, che ultimamente sta alle fiction quanto il suo direttore sta al servilismo.
Eppure, nonostante un veto più volte ripetuto da Of Walnut (che mi piace più di Del Noce, lo fa molto più Fuhrer), questa sera Celentano ci ha donato la seconda puntata del suo Rockpolitik.
Eviterò accuratamente di unirmi a coloro che affrontano politicamente la trasmissione, forse perché di politica parlo fin troppo o forse perché il buon Adriano stasera è apparso sperduto quanto Schifani ad una riunione del Mensa, ma mi limiterò ad elogiare i minuti che ci sono stati regalati, seppure a caro cachèt, da Benigni.
Come sono passati nella storia, seppur misera, della televisione italiana i  suoi duetti con la Carrà e la sua topa e con Baudo e il suo passaggio a livello, così penso che farà anche l'odierno duetto con Celentano.
Vederlo cantare e correre sul palco in abitino da donna,  e sentirlo citare, un po' in mutande e un po'no, prima Voltaire e poi Socrate, mi ha fatto venire alla mente la sua camminata sulle poltrone del County Music Center di Los Angeles dove, con ben tre statuette in mano, ha donato agli italiani il più bel discorso in inglese che mai potremmo sentire.
Forse sarà solo spettacolo, forse lo farà solo per denaro, forse ci prende tutti in giro, ma lo facessero così bene tutti quelli che, animati dai medesimi intenti, riescono solo a parlare di insulti, scandali e reality, probabilmente l'Italia, televisivamente parlando, sarebbe il miglior paese al mondo.

"Non sono d'accordo con te, ma darei la mia vita perché tu possa sempre esprimere ciò che pensi"

Benignamenteultima modifica: 2005-10-28T00:42:27+02:00da
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