Cioccolatoterapia parte I

Mi trovavo in uno stanzino angusto, nudo, e con una voce di donna che proveniva dalla stanza accanto e che mi diceva " mi raccomando… la parte più sottile devi metterla di dietro"
Ma che ci facevo lì?
Tutto era iniziato tre giorni prima, venerdì 28 aprile, quando da bravo marito avevo deciso di addentrarmi in un mondo parallelo, fatto di massaggi ayurvedici e bagni salsobromojodici, di vinoterapia deluxe grape e cioccolatoterapia completa… i centri benessere.
Luoghi che normalmente stanno a noi uomini quanto Clemente Mastella ad un aula di tribunale, ma, visto che tutto è possibile, ho pensato che questa potesse essere una mossa efficace per combattere l'idea di marito pantofolaio, mammone e calciofilo che albergava nella testa di mia moglie, non tanto per convinzione diretta quanto più probabilmente per osmosi.
Ed è stato così che al suo rientro a casa le ho srotolato, gioioso, una serie di alberghi e trattamenti ai quali avevo pensato per il nostro romantico week-end del primo maggio, alla faccia del fantasma di Cofferati e del passato di Bertinotti, suscitando in lei un entusiasmo paragonabile solo a quello del calcestruzzo .
Ciò nonostante, incurante della felicità a catinelle, abbiamo (ho) prenotato il nostro fantastico week-end a base di massaggi rilassanti, sauna-bagnoturco-puttanate varie, e, soprattutto, cioccolatoterapia completa.
Non so perché, ma la parola "completa" suscitava in me, cresciuto a base di Girella Motta e pugnette, quella indescrivibile speme che in gioventù andava a braccetto con la parola petting, e che mi ha fatto prediligere la cioccolatoterapia, di ignote fattezze e benefici, a nomi sicuramente più allettanti, come pioggia termale sulfurea, tuina corpo e l'immarciscibile humages.
Ad ogni modo, tronfi delle nostre adenoidi, domenica mattina siamo partiti alla volta di quello che avrebbe dovuto essere il week-end più rilassante della nostra vita, per soggiornare nel fantasmagorico hotel Pineta, che a braccia ben aperte ci stava aspettando.
Ecco….fantasmagorico è sicuramente il modo migliore per definire la location dell'albergo, architettonicamente simile ai palazzi dei Matarrese che sono stati demoliti a Bari, ed in cima ad una collina nebbiosa (a maggio!!!) e a qualche chilometro dalle terme, ma a soli cento metri dalla famosissima e segnalatissima "foresta degli orchi". Ma tant'è, non si può avere sempre il meglio della vita, e non sarebbe stata sicuramente l'inusuale posizione dell'albergo a turbarci il meritato riposo.
Non appena arrivati, Maria, l'impegnatissima ragazza della reception, sveglia quanto una scarola ed attiva come il David di Donatello, si è inventata i numerosi servizi offerti dall'albergo e ci ha illustrato il piano dei nostri trattamenti, che prevedevano un illuminante massaggio antistress alle 19 e la nebulosa cioccolatoterapia per il giorno seguente alle 15. Piccolo particolare, il massaggio sarebbe avvenuto, per carenza di spazio del centro benessere, nella nostra camera di albergo, ma questa era – per loro – una pratica comune.
Sarà, ma a me e a mia moglie qualche dubbio è venuto. Dubbio che però è stato accantonato quando abbiamo raggiunto, camminando comodamente per venti minuti, il centro benessere dove un turbinio di cazzatine rilassanti ci stava aspettando.
In questo modo il pomeriggio è passato e quando alle sette, aprendo la porta della camera, ci è comparsa una donna con le fattezze di Platinette e con la delicatezza e la sapienza di una betoniera scaduta, abbiamo accettato il tutto di buon grado, consci del fatto che il giorno dopo ci sarebbe comunque toccata l'onanistica cioccolatoterapia… questa sconosciuta.
Ed eccomi dunque lì, alle 16 del lunedì, pronto a fare ciò che mia moglie aveva appena terminato, emozionato come un tredicenne di fronte alle sue prime tette e convinto di aver fatto il più grande affare della mia vita, come Moggi di fronte ad un cellulare.
La signorina che mi è apparsa davanti aveva senza dubbio fattezze più umane del gerontosauro della sera prima, e già questo in qualche modo rassicurava, ma quell'ammasso di carta nera appallottolata che teneva in mano un po' meno
– E' la prima volta che fai questo trattamento, vero?
– Beh, si
– Ok…questo è un perizoma di carta, entra lì dentro, spogliati completamente e indossalo…..e mi raccomando, la parte più sottile devi metterla di dietro.

TO BE CONTINUED….

Cioccolatoterapia parte Iultima modifica: 2006-05-24T00:24:10+02:00da
Reposta per primo quest’articolo