Non vedo più….

Lo so che oggi non ho voglia di scrivere, e che questo mi succede già da un pò di giorni, e so anche che uno dei propositi del mio blog era di evitare il più possibile le polemiche che nascono all’interno della comunità……. però ieri sera, mentre tornavo a casa, tre bambini hanno deciso di attraversare la strada proprio davanti a me con un pallone in mano, diretti verso un piccolo (e anche brutto) giardino urbano.
A parte la frenata improvvisa terminata in uno dei tanti buchi cha accompagnano l’asfalto torinese, e lasciando stare i dolci insulti che comunque quei bambini si sono presi, questa cosa mi ha fatto riflettere.
Probabilmente l’associazione di idee fra il mio prologo e questo fatto è evidente quanto l’inflazione al 2%, ma poco importa, visto che lo sto per spiegare.
I tre bambini mi hanno riportato indietro di almeno vent’anni, quando tutti i giorni scendevo di casa (nonostante i miei dieci anni) verso le tre del pomeriggio, e andavo a chiamare Diego, Alessio, Enrico, Enzo, Claudio, Davide e tanti altri, e passavo tutto il pomeriggio a giocare nei giardini e nelle strade a tutto ciò che la fantasia poteva suggerirci. Si poteva dunque assistere a interi campionati di palletta e calcio inglese ai giardini, oppure alla temutissima corsa in bici chiamata Parigi-Dakar che ci portava a fare oltre 10 chilometri fra strade sterrate, fango e erba alta, oppure a tornei di calcio contro i bambini (perchè tali eravamo) dei giardini limitrofi, e anche a tornei di subbuteo, con tanto di schedina, fatti sulla base del campionato italiano.
Queste cose, con le modifiche dovute al trascorrere del tempo, per mia fortuna mi hanno accompagnato quotidianamente fino alla fine delle superiori, ed è anche grazie ad esse che la mia personalità si è formata e mi ha fatto essere, nel bene e nel male, ciò che sono.
Non so se questo vale solo per Torino o se è una regola generale, ma oggi, nonostante siano passati solo 20 anni, le cose sono profondamente diverse
Immaginatevi voi una madre che fa stare tutto il giorno suo figlio di dieci anni a giocare in mezzo alla strada: rischierebbe almeno una denuncia per abbandono di minori, e il figlio probabilmente non sarebbe neanche felice.
Le cose sono cambiate.
Non vedo più bambini che scavalcano una ringhiera per recuperare la palla calciata in malo modo.
Non vedo più bambini con le ginocchia sbucciate che sfrecciano in bici a pochi centimetri dalle macchine parcheggiate.
Non vedo più tubi di plastica che spuntano dalla finestra, e cartocci che ne escono fuori alla ricerca di un qualsiasi bersaglio.
Non vedo più bambini inginocchiati che cercano di mettere la loro biglia in buca per aumentare il loro numero di palline di vetro colorate.
Non vedo più macchine che frenano di colpo per evitare di far scoppiare un pallone apparso all’improvviso.
Non vedo più le licce scivolare sull’asfalto alla ricerca di una montagnola di figurine.

Non vedo più (ed ecco la polemica) dei post che arrivino in H.P. per fenomeni diversi dall’autovotazione…….CHE TRISTEZZA!!!

Non vedo più….ultima modifica: 2004-03-05T15:06:17+01:00da greendune
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6 pensieri su “Non vedo più….

  1. son di corsa… ho letto velocemente…
    conto di tornare… ah.. io da piccola giocavo con : le biglie (Avevo delle biglie cinesi da far invidia a tutti i maschiacci della via), a bocce (E facevo di quei bocciapunti strepitosi) a figurine (ed ero un vero mago) e con il fortino degli apaches … bambole!? mhhh bah! Lady Cape!!!

  2. Malinconia dei tempi passati…capit a, capita spesso anche a me…pensare, non volendo, e per un motivo scatenante, a quei momenti di auntentica felicità, quando andavo in bici sotto casa…quando giocavo a far da mangiare a persone inesistenti…q uando le risate sgorgavano serene e contagiose! Manca il tuo passaggio qui…dove sei? Ciao, un abbraccio…

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